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Michele Barbieri

Eraclito d'Efeso. Diario

Introduzione, testo, versione e commento con discussione dell’Eraclito di Spengler, Heidegger, Gadamer
  • Collana: Fuori collana
  • Anno di pubblicazione: 2010
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Società Editrice Fiorentina
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  • ISBN: 9788860321244
  • Condizioni di accesso: a pagamento
  • Pagine: 304
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  • ISBN: 9788860321244
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Questo studio vuole essere una proposta di elencazione biografica dei fram­men­ti di Eraclito secondo suggerimenti desunti per lo più dalla sensibilità letteraria e da una filologia divinatoria del personaggio. Il lascito frammentario è una raccolta di ricor­danze, capostipite del genere marcaureliano e poi guicciardiniano. Il filosofo, d’altra parte, è innanzitutto il cittadino di Efeso; e questo saggio riconosce volentieri il suo debito verso l’interpretazione avanzata a suo tempo da Antonio Capizzi.
Eraclito è il primo che nella storia della filosofia fu costretto dalle circostanze a met­tersi in cerca di uno stru­mento di successo per il pensiero; e oltre che nella senten­zio­sità gnomica tradizionale trovò questo strumento in un piccolo repertorio d’immagini chiare, evidenti, nelle quali si riassume il significato logico delle sue meditazioni.
Egli non dette il meglio di sé nelle elucubrazioni naturalistiche e cosmologiche, bensì nell’avvicinare il commerciante, il soldato, il coltivatore, il maestro, il pescatore e l’ar­tigiano, allo scopo di mostrare loro che grandi verità si nascondono negli stru­men­ti delle loro professioni. Cercò una filosofia pragmatica capace di ricorrere, all’occor­renza, al linguaggio della sempli­cità e dell’evidenza. Tutta la sua vita testimonia col pensiero e coi fatti non già l’albagia, bensì l’umiltà.
Su questa strada della ricerca di un pubblico Eraclito non fu tuttavia capace, né dispo­sto a tro­va­re il mez­zo narrativo, letterariamente esteso, che gli avrebbe consentito di esprime­re la con­trad­dizione moralistica o l’unità degli opposti, antropologica e co­smo­logica, con l’illustrarla e descriverla, oltre che col sancirla. In ciò consiste il si­gni­ficato teorico della sua posi­zione storicamente diversa rispetto ad Eschilo.
Sulla mancanza di successo letterario di Eraclito si misurano e si decidono le future sorti separate di filosofia e poesia: ancora in qualche modo unite nel suo ermetismo, esse prenderanno poi a svilupparsi sulle strade per lo più separate dei ge­ne­ri letterari.
Non diversamente da Eschilo, Eraclito fu uno dei tanti uomini d’ingegno che dovet­tero accettare il pasaggio alla democrazia, facendosene una ragione. Alla luce di un problema di filosofia politica circa il rapporto fra autoritarismo e de­mo­crazia nel no­stro tempo, nella seconda parte si discute ampiamente dell’Eraclito di Spengler, Hei­degger, Gadamer.

Informazioni bibliografiche

Titolo del libro

Eraclito d'Efeso. Diario

Sottotitolo del libro

Introduzione, testo, versione e commento con discussione dell’Eraclito di Spengler, Heidegger, Gadamer

Autori

Michele Barbieri

Anno di pubblicazione

2010

Anno Copyright

© 2010

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CC BY 4.0

Editore

Società Editrice Fiorentina

ISBN Print

9788860321244

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9788860321244

Collana

Fuori collana

Michele Barbieri è stato ricercatore in Filosofia Politica nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Siena. Durante gli ultimi sei anni di servizio ha cercato di dar vita ad un insegnamento di Estetica Politica. Ha pubblicato due dittici monografici, dedicati rispettivamente a un poeta e a un filosofo tedeschi (Goethe e Kant), a un poeta e a un filosofo greci (Eschilo ed Eraclito).