Renzo Fantappiè: Accademico, membro della Deputazione di storia patria per la Toscana e direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Prato, paleografo e diplomatista, con le sue numerose pubblicazioni ha contribuito alla conoscenza della storia del territorio toscano e, in particolare, di Prato che, dopo lunghe e complesse vicende, sarà elevato alla dignità di diocesi e di città solo nel 1653.
Fra i principali lavori dello studioso si ricordano le edizioni diplomatiche delle carte della Propositura di Prato (1006-1200), del Monastero di S. Salvatore a Vaiano (1119-1260), del Monastero di S. Martino a Coiano (1159-1464) e del Monastero di S. Bartolomeo di Pistoia (726-1200), il Bel Prato, edizione della descrizione ottocentesca di Luigi Fontanelli, corredata da ricerche archivistiche e bibliografiche, i Nuovi testi pratesi dalle origini al 1320, pubblicati dall’Accademia della Crusca nel 2000, ed il fondamentale contributo offerto alla stesura della Storia di Prato, edita dalla Cassa di Risparmi e Depositi nel 1980. Ha poi collaborato alla pubblicazione della più recente storia di Prato diretta da Fernand Braudel con un saggio sulla formazione e lo sviluppo della città nel Medio Evo.
Sua, inoltre, la ricerca su Organari, organisti e organi a Prato, dal Trecento a oggi, e sul compositore pratese Domenico Zipoli, la curatela degli inventari dell’Archivio del Capitolo della Cattedrale e dell’Archivio della Curia diocesana di Prato, dei volumi su Il Seicento, Il Settecento e L’Ottocento a Prato.
Ha pubblicato numerosi articoli su importanti riviste storiche; basilari i suoi studi sugli artisti e gli artigiani operanti a Prato fra il XIV e il XIX secolo apparsi sull’Archivio storico pratese.