Il volume presenta le declinazioni teatrali della Leggenda della Vera Croce, o Inventio crucis, nel teatro sacro del Rinascimento fiorentino. Il ritrovamento della croce di Cristo da parte di sant’Elena, madre di Costantino il Grande, a metà circa del IV secolo d.C., può essere considerato come un’epica fondante l’identità cristiana europea tardoantica e medievale. Nonostante gli studi sulla Inventio crucis siano numerosi in ambito filologico e artistico, mancava tuttavia un’analisi su come questa leggenda sia stata rappresentata nello spettacolo a Firenze tra Quattro e Cinquecento. Dopo una ricognizione sui protagonisti e sulle fonti principali della leggenda, sono analizzate le varianti teatrali della Inventio e della Exaltatio crucis in un gruppo di sacre rappresentazioni e commedie spirituali fiorentine. Attraverso documenti, manoscritti e analisi della drammaturgia, il volume delinea non solo il contenuto specificamente teatrale dei testi, ma anche il loro valore nel contesto della devozione dei Medici per la croce, insieme a istanze propagandistiche e alla rappresentazione degli ebrei, protagonisti della leggenda insieme a sant’Elena, a papa san Silvestro I e a Costantino il Grande. Lo studio porta alla luce anche un raro manoscritto, non attribuito precedentemente, della Biblioteca Nazionale di Firenze.