Questi studi rappresentano alcuni dei momenti più significativi di un'attività di ricerca che si è orientata, fin dall'inizio, sulla “comparatistica” e che ha connotato uno studioso il quale ha tenuto sempre presente l'intersecarsi delle cosiddette “arti sorelle”, enucleando alcuni degli autori e degli artisti che maggiormente hanno contribuito allo sviluppo dei rapporti fra i due mondi, quello italiano e quello anglosassone.
Anche se disposti su un arco temporale di circa trent'anni, sarà possibile rintracciare una continuità di ricerca in un ambito tanto caro a illustri maestri che hanno fatto della “comparatistica” uno dei loro campi di studio più fruttuosi, partendo da una rigorosa conoscenza di fenomeni artistico-letterari e di gusto, che hanno loro permesso di dare un contributo non marginale agli studi di anglistica più in generale, accanto a studiosi di matrice anglosassone, talvolta “confinati” ai loro ambiti geografici e tendenti a mettere in secondo piano le relazioni con i mondi circostanti.
L'eleganza e la “profondità” di queste ricerche giustificano quell'elemento del titolo (blu), che ben s'intona con certi studi musicali e con tentativi pittorici di stampo pre-raffaellita improntati a questa tonalità.
Dalla Premessa dell'Autore