Nel corso della sua carriera letteraria, Antonio Fogazzaro (1842-1911) accrebbe la sua fama al punto da divenire una celebrità internazionale. Nato a Vicenza, egli esordì come poeta con il poemetto «Miranda» per poi, successivamente a «Valsolda», dirottare la sua attenzione verso il genere romanzesco, contribuendo con la sua poetica, collocantesi tra tardo Romanticismo e Decadentismo, allo sviluppo di tematiche connesse con l’evoluzionismo scientifico e il modernismo cattolico. Attraverso l’analisi delle lettere dei corrispondenti fogazzariani custodite presso la Biblioteca Bertoliana di Vicenza, si mira a ricostruire il network culturale con cui egli interagì in Italia e all’estero. Grazie alla mediazione di intellettuali, giornalisti, traduttori ed editori, l’opera letteraria di Fogazzaro divenne nota e apprezzata a livello internazionale. Particolare attenzione viene riservata, negli ultimi due capitoli, alla ricezione dell’opera fogazzariana in Italia e nei paesi anglofoni e francofoni, inquadrando il fenomeno nell’ambito della mondializzazione della letteratura e dell’idealismo «fin de siècle».