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Il Re Bello

Musica di Roberto De Simone, libretto di Siro Ferrone dall'omonimo racconto di Aldo Palazzeschi
  • Collana: Biblioteca Palazzeschi
  • Anno di pubblicazione: 2004
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Società Editrice Fiorentina
  • Opera sottoposta a peer review
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  • ISBN: 9788887048940
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  • Pagine: 144
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  • ISBN: 8887048940
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Il volume contiene la trasposizione teatrale della novella palazzeschiana Il Re Bello realizzata da Siro Ferrone per gli ottanta anni dell'Ateneo fiorentino.

Nel fantastico Regno di Birònia, il Re Ludovico XII agogna un figlio maschio, come erede al trono; ma la moglie, la Regina Sofia Clementina, mette al mondo, una dopo l'altra, undici femmine, tanto da ridursi esausta e spossata. Ludovico XII non si dà per vinto e ritenta la prova con la consorte quasi agonizzante: femmina anche al dodicesimo parto! Dopo di che la Regina defunge. Ma per iniziativa dell'astuto Maresciallo del Regno, si cela il sesso della dodicesima figlia e ufficialmente si dà notizia che è nato l'erede maschio tanto a lungo desiderato: Ludovico XIII di Birònia. Il quale, bellissimo (il “Re bello”), cresce nell'ammirazione estasiata di tutti i sudditi. La situazione - morto il vecchio Re - precipita quando si deve dare moglie a Ludovico XIII ormai ventenne. Nella fatidica prima notte dopo le nozze, il “Re bello” si rivela non Re ma Regina e invita l'incredula consorte a darsi pace con le gagliarde Guardie reali. La consorte resta muta, esterrefatta, senza iniziativa. Ci pensa però Ludovico XIII a soddisfarsi con le Guardie reali, finché resta incinta (si mostra in pubblico sempre avvolto in un ampio mantello bianco) e dà alla luce, con parto gemellare, due maschi. Provvede, ancora una volta, il sagace Maresciallo a sbrogliare la matassa e comunica a gran voce al popolo, sorpreso ma felice, la nascita di due eredi al trono, sì da inaugurare il Regno dei Gemelli, entrambi destinati a governare con equilibrio e giustizia. Ludovico XIII viene dichiarato creatura fuori del sesso e, dopo il parto miracoloso, scompare per sempre, certamente - secondo la vox populi - asceso al cielo. Si sa però che - dileguatosi Ludovico XIII - nelle più lontane corti d'Europa fa parlare di sé una certa contessa Marina Del Pioppo, d'ignoti natali ma bellissima e di modi aristocratici, che ama tenere vita simpaticamente libera e «un poco licenziosa», dicono i soliti maligni.

Il racconto, che s'iscrive nel clima fantastico e favoloso del Codice di Perelà (1911), compendia, con ironica leggerezza, le componenti irridenti, funamboliche, trasgressive dell'opera palazzeschiana, soprattutto vive nella stagione sperimentale dell'avanguardia di primo Novecento.

Il volume, oltre al testo della trasposizione teatrale, contiene i contributi critici di Adele Dei, Rita Guerricchio, Simone Magherini e Gino Tellini.

Informazioni bibliografiche

Titolo del libro

Il Re Bello

Sottotitolo del libro

Musica di Roberto De Simone, libretto di Siro Ferrone dall'omonimo racconto di Aldo Palazzeschi

Autori

Opera sottoposta a peer review

Anno di pubblicazione

2004

Anno Copyright

© 2004

Licenza d'uso

Tutti i diritti riservati

Licenza dei metadati

CC BY 4.0

Editore

Società Editrice Fiorentina

ISBN Print

9788887048940

eISBN (pdf)

8887048940

Collana

Biblioteca Palazzeschi

ISSN

2036-3516

Numero in collana

2

Simone De Roberto: musicista, musicologo e regista, nato a Napoli il 25 agosto 1933. Figlio d'arte, si diplomò al Conservatorio di Napoli, dove aveva frequentato i corsi di pianoforte e composizione. Iniziata la carriera artistica verso il 1957 con una intensa attività concertistica e ripetute partecipazioni all'Autunno musicale napoletano e all'Orchestra Domenico Scarlatti come clavicembalista, De S. si cimentò ben presto, oltre che nella composizione, nell'attività pubblicistica, producendo i risultati di alcune sue ricerche filologiche sulle cadenze ritmiche del rituale orale delle feste popolari e su poco frequentati percorsi della musica colta campana del Settecento, che in seguito avrebbe riproposto all'ascolto e allo studio con allestimenti premiati da consensi unanimi. De S. ha inoltre insegnato Storia della musica presso l'Accademia di belle arti di Napoli (1972-76) ed è stato direttore artistico del Teatro S. Carlo di Napoli dal 1983 al 1987.Della sua produzione saggistica, particolarmente interessanti sono : Immagini della Madonna dell'Arco, in collaborazione con A. Rossi (1973); Chi è devoto, feste popolari in Campania (1974); Testo verbale e strutture musicali nei canti popolari, in L'etnomusicologia in Italia (1975); Carnevale si chiamava Vincenzo, in collaborazione con A. Rossi (1977); Canti e tradizioni popolari in Campania (1979); Racconti e storie per i 12 giorni di Natale, favole popolari (1987); Il mito del S. Carlo nel costume napoletano (1987); Il Pentamerone di G. B. Basile tradotto da R. De Simone in napoletano moderno (1989).
Siro Ferrone: è professore emerito ordinario di Storia del teatro e dello spettacolo nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Firenze. Tra i fondatori del DAMS, è anche fondatore e Presidente del Corso di Laurea in Progettazione e gestione degli eventi e imprese dell'Arte e dello Spettacolo, oltre che del Corso di Laurea Specialistica in Produzione dello Spettacolo, della Musica, dell'Arte e dell'Arte Tessile. Dal 1990 al 2000 è coordinatore dei Corsi di Dottorato di Ricerca in Storia dello Spettacolo dell'Università di Firenze. Attualmente fa parte del collegio docenti della Scuola Dottorale di Storia dell'Arte e dello Spettacolo ed è stato responsabile del curriculum di Storia degli Attori. Dal 2000 al 2004 Direttore del Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo, è inoltre delegato del Rettore per le attività artistiche, musicali, teatrali e cinetelevisive. Ha fatto parte, in rappresentanza dell'Università, del Consiglio di Amministrazione del PIN - Polo Universitario di Prato e del Consiglio editoriale della Firenze University Press.
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