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Martina Romanelli

«Ancor che tristo ha suoi diletti il vero»

Una lettura di Zibaldone 2999
  • Collana: Quaderni Aldo Palazzeschi
  • Anno di pubblicazione: 2018
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Società Editrice Fiorentina
  • Opera sottoposta a peer review
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  • ISBN: 9788860324634
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  • Pagine: 216
  • Prezzo: € 16,00
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  • ISBN: 9788860324726
  • Condizioni di accesso: a pagamento
  • Pagine: 216
  • Prezzo: € 11,20
Carte alla mano, con un gruppo sparuto di testi e un ultimo, tormentatissimo abbozzo abbandonato alle soglie del 1820, è difficile parlare di un Leopardi drammaturgo. Ma se il teatro resta ai margini della sua esperienza letteraria, a differenza della prosa filosofica delle «Operette morali» e della poesia dei «Canti», è anche vero che il lettore dello «Zibaldone» si imbatte spesso in appunti, postille e digressioni che danno origine alle pagine più importanti del suo pensiero. È il caso di una nota come quella del 21 luglio 1823: un promemoria, pressoché insospettabile, sul teatro del tardo Cinquecento che nasconde in realtà i primi passi di una rivoluzione teorica destinata a cambiare radicalmente la poesia leopardiana. A partire da questo insolito spunto di lettura, che anche a distanza di anni continuerà a guidare i percorsi dello «Zibaldone», Martina Romanelli rilegge una fase cruciale della riflessione leopardiana sul senso e sulla legittimità della poesia all’indomani della crisi testimoniata dalle «Operette». Sulla scorta di testi e strumenti raramente messi in gioco anche a proposito dell’ultima produzione leopardiana, i termini e i problemi su cui a partire da «Zibaldone» 2999 si sviluppa la critica al genere teatrale assumono un nuovo significato, fino a rivelarsi un’occasione di fondamentale, e forse irripetibile, riflessione sulla letteratura che trova nella poesia l’ultima forma di riscatto di fronte al dramma dell’esistenza.

Informazioni bibliografiche

Titolo del libro

«Ancor che tristo ha suoi diletti il vero»

Sottotitolo del libro

Una lettura di Zibaldone 2999

Autori

Martina Romanelli

Opera sottoposta a peer review

Anno di pubblicazione

2018

Anno Copyright

© 2018

Licenza d'uso

Tutti i diritti riservati

Licenza dei metadati

CC BY 4.0

Editore

Società Editrice Fiorentina

ISBN Print

9788860324634

eISBN (pdf)

9788860324726

Collana

Quaderni Aldo Palazzeschi

ISSN

1721-8543

Numero in collana

41

Martina Romanelli è Dottore di Ricerca in Filologia, Letteratura italiana, Linguistica (curriculum internazionale di Italianistica). Si interessa di letteratura sette-ottocentesca e teoria della traduzione. Di Algarotti ha curato, oltre alle missive a Lami (2022), i frammenti inediti dal Bellum civile petroniano (2019), la Sinopsi di una introduzione alla Nereidologia («LEA - Lingue e Letterature d’Oriente e d’Occidente. Serie speciale “Quaderni di LEA -Scrittori e Scritture d’Oriente e d’Occidente”», 5, 2021), il Saggio sopra la rima (Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2021) e le Lettere di Polianzio ad Ermogene intorno alla traduzione dell’Eneide del Caro (Firenze, FUP, 2022). Si è occupata poi di Giacomo Leopardi, con una monografia («Ancor che tristo / ha suoi diletti il vero». Una lettura di ‘Zibaldone’ 2999, Firenze, Sef, 2018) e dei contributi in rivista e in volume; è autrice di saggi su autori della terza generazione come Piero Bigongiari, Mario Luzi e Giuseppe Dessí.
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