Martina Romanelli è Dottore di Ricerca in Filologia, Letteratura italiana, Linguistica (curriculum internazionale di Italianistica). Si interessa di letteratura sette-ottocentesca e teoria della traduzione. Di Algarotti ha curato, oltre alle missive a Lami (2022), i frammenti inediti dal Bellum civile petroniano (2019), la Sinopsi di una introduzione alla Nereidologia («LEA - Lingue e Letterature d’Oriente e d’Occidente. Serie speciale “Quaderni di LEA -Scrittori e Scritture d’Oriente e d’Occidente”», 5, 2021), il Saggio sopra la rima (Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2021) e le Lettere di Polianzio ad Ermogene intorno alla traduzione dell’Eneide del Caro (Firenze, FUP, 2022). Si è occupata poi di Giacomo Leopardi, con una monografia («Ancor che tristo / ha suoi diletti il vero». Una lettura di ‘Zibaldone’ 2999, Firenze, Sef, 2018) e dei contributi in rivista e in volume; è autrice di saggi su autori della terza generazione come Piero Bigongiari, Mario Luzi e Giuseppe Dessí.