Il motivo del velo e della copertura attraversa in maniera sotterranea tutta la speculazione filosofica leopardiana. Declinato nelle più varie accezioni (vestimento, supplemento dell’immaginario, metafora, traccia letteraria…) esso si presenta sempre come un sipario che ha lo scopo di proteggere il soggetto della conoscenza da un terribile segreto, desiderato e allo stesso tempo temuto.
Il libro di Tommaso Tarani, privilegiando un costante dialogo con la tradizione filosofico-letteraria francese in un arco temporale circoscritto dalle figure emblematiche di Rousseau e Chateaubriand, si propone di esplorare questo inedito aspetto dell’estetica di Leopardi per proporre una complessiva rilettura dell’opera leopardiana. Ne emerge una fitta rete tematica in grado di gettare nuova luce sul disegno generale dei Canti e su molti dei temi portanti dello Zibaldone: la funzione filosofica dello stile all’interno del discorso poetico, il rimpianto della nudità nell’età dell’oro, la doppia natura dell’immagine e della beltà, fino a giungere alla terribile dialettica di amore e morte su cui si proiettano l’ombra di Orfeo e di una misteriosa Signora.