Francesco d'Assisi è santo e profeta tra i più amati della storia. Le sue predizioni del futuro sollevano questioni di grande attualità: il ruolo dei laici nella Chiesa, l'eterno dilemma fra guerra e pace, la gestione del potere da parte del clero, il destino dei frati Minori. Argomenti delicatissimi, importanti sotto il profilo sociale, ecclesiale, in taluni casi persino economico.
Dalle profezie di Francesco emergono questioni politiche più che vicende strettamente religiose: è questo l'elemento di continuità rintracciabile in tutti gli episodi analizzati all'interno del volume. Ecco perché è doveroso interrogarsi sulle ragioni di questa “interessata” trasmissione, capire quali strategie politiche –nascoste tra le pieghe del testo– orientino e sorveglino il racconto dei biografi. Solo attraverso l'analisi comparativa diventa possibile risalire alle loro intenzioni, metterne in luce l'interesse a manipolare, a tacere o semplicemente a trascrivere il contenuto delle profezie di Francesco.
Una vicenda letteraria avvincente, che ebbe tra i suoi protagonisti personaggi del calibro di Tommaso da Celano e Bonaventura da Bagnoregio, senza dimenticare i biografi “non ufficiali”, privati del consenso dell'Ordine, la cui attendibilità storiografica rimane ancora da dimostrare, ma il cui racconto restituisce spaccati di vita di rara bellezza e coerenza evangelica.